Dopo studi legati alla progettazione edilizia architettonica ed ambientale, la mia attività si è sviluppata in questi settori specifici non tralasciando però lavori di design industriale di elementi d’arredo anche complessi, utilizzando i miei materiali prediletti: acciaio, pietra ma soprattutto legno.
Legno che, sperimentando e provando, mi ha portato a scoprire sempre nuove tecniche sino ad arrivare alla tornitura ed alle sue molteplici possibilità espressive.
Dopo un primo approccio istintivo, ho iniziato a frequentare l’Accademia di Tornitura di Claude Arragon dove mi sono dedicato allo studio delle corrette e fondamentali tecniche classiche, grazie alle quali ho potuto elaborare ed affinare un mio personale metodo di lavoro.
Realizzo i miei progetti partendo da legni locali, disponibili nei territori che frequento. Ed ecco quindi l’uso del cipresso, dell’ulivo, del bagolaro, dell’alloro od altri legni ricavati da alberi abbattuti dalle intemperie o dalle pratiche colturali legate alla manutenzione del paesaggio.
Le forme ottenute trovano ispirazione dallo studio dei reperti archeologici, delle ceramiche giapponesi o dei vetri veneziani assecondando l’individualità del singolo pezzo.
Le finiture valorizzano la forma dell’oggetto ottenuto, utilizzando texture che possono variare dal liscio allo scanalato, dal sabbiato all’inciso e dove anche le imperfezioni del legno, le residue inclusioni di corteccia o i segni lasciati dalle lavorazioni diventano un decoro.
I trattamenti superficiali possono essere diversi per tipologia ma sempre comunque materici, a base di oli vegetali e cere naturali. Finiture in grado di esaltare la venatura del legno, ampliando al contempo la percezione sensoriale con il coinvolgimento di tutti i sensi.